Il colloquio rappresenta il momento conclusivo del percorso di ricerca del lavoro, una volta che il disoccupato ha condotto la sua campagna di marketing. Attraverso il colloquio ha la possibilità di presentarsi nel miglior modo possibile. Il colloquio è lo strumento che l’azienda utilizza per entrare in contatto con il candidato ed ha i seguenti obiettivi:
FAVORIRE UNA RECIPROCA CONOSCENZA
VERIFICARE SE ESISTE UN INTERESSE E UN VANTAGGIO DA ENTRAMBE LE PARTI A DAR VITA A UN RAPPORTO DI LAVORO
COMUNICARE AL MEGLIO LE NOSTRE COMPETENZE E POTENZIALITA’
FINALITA’ DEL COLLOQUIO
Per l’intervistatore
– Farsi un’opinione del candidato e degli elementi che lo distinguono dagli altri
– Valutare le qualità personali, il potenziale, le capacità di adattamento al contesto aziendale
– Verificare i dati relativi alla formazione, all’esperienza lavorativa e alla coerenza del percorso professionale della persona
– Presentare l’azienda e le condizioni dell’inserimento lavorativo
Per il candidato
– Presentare la propria candidatura
– Dimostrare di possedere i requisiti richiesti
– Evidenziare i punti di forza corrispondenti ai requisiti richiesti
– Verificare che l’offerta di lavoro corrisponda concretamente alle proprie aspettative
– Porre le domande necessarie per chiarire diversi punti relativi al lavoro
TIPI DI COLLOQUI
Colloquio individuale
Si caratterizza per la presenza di un solo candidato di fronte a uno o più intervistatori, che possono alternarsi nel porre le domande
rispetto ai ruoli che ricoprono
– Colloquio conoscitivo/motivazionale
– Colloquio tecnico
Colloquio di gruppo
Si caratterizza per la presenza di un maggior numero di candidati ed un minor numero di selezionatori e si basa principalmente sull’osservazione da parte di questi ultimi delle modalità di interazione tra i canditati impegnati nella risoluzione di un problema o nel discutere un argomento dato
La finalità è quella di osservare i candidati in situazioni che si avvicinino il più possibile alla vita reale (ad esempio, una riunione di lavoro)
COME PREPARARSI AL COLLOQUIO
Non esistono formule magiche che garantiscano il successo di un colloquio di selezione! Esistono invece atteggiamenti e comportamenti che lo facilitano.
L’obiettivo della preparazione è presentarsi al colloquio rilassati, disponibili, fiduciosi e consapevoli di quello che si è in grado di proporre.
Di seguito alcuni suggerimenti:
– fare il punto sul proprio percorso e riflettere sulle domande che potrebbero mettere in difficoltà
– essere consapevoli delle proprie risorse e potenzialità
– fare il punto sulle informazioni possedute circa l’impresa, la posizione, il profilo, i possibili concorrenti, e di quelle eventualmente da approfondire durante il colloquio
– raccogliere le informazioni che serviranno per prendere una decisione rispetto alla proposta di lavoro
Come comportarsi durante il colloquio
– E’ importante presentarsi come persone concrete, propositive, attive, affidabili e conoscere un vocabolario di termini aziendali essenziali
– Preparare una buona auto presentazione: fare un bilancio delle esperienze formative e lavorative, delle proprie caratteristiche e capacità valorizzando tutto ciò che serve ad apparire adatti al lavoro in generale e a quel ruolo in particolare
– Ascoltare con attenzione le domande che vengono poste, non dare risposte precipitose
– Dimostrare interesse per l’azienda e la posizione in oggetto
– E’ necessario saper gestire l’ansia da colloquio; un atteggiamento sereno e fiducioso evidenzia una buona padronanza dello stress
– La sincerità è un elemento fondamentale da rispettare. Non è necessario distorcere o falsificare i fatti, ‘fare colpo’ ad ogni costo
– La sintesi è una delle caratteristiche maggiormente apprezzate. E’ importante riuscire a trasmettere il maggior numero di informazioni in breve tempo
– Il selezionatore tenderà a far parlare soprattutto il candidato per desumere il livello di motivazione, il tipo di aspirazioni, le capacità di problem-solving
– Non esitare a porre domande, purché pertinenti al lavoro in oggetto. Chiedere, ad esempio, informazioni dettagliate sulle attività e sulle prospettive professionali offerte
Dopo il colloquio
– Riflettere sui momenti in cui ci si è trovati in difficoltà e individuare le possibili risorse per fronteggiarli
– Se si è percepito l’interesse dell’intervistatore rispetto ad alcuni elementi della candidatura, cercare di fissarli per rafforzare la propria identità professionale
– Non perdere di vista che gestire un colloquio è una tecnica che si migliora con la pratica
LE FASI DEL COLLOQUIO
Apertura
Il selezionatore osserverà:
• Come entriamo in relazione con lui
• La nostra capacità di ascolto (ascolto attivo)
• Il nostro comportamento non verbale
Gestione
• Mostrarsi calmi, sorridenti, disponibili
• Non parlare in modo lamentoso della propria situazione attuale, dei propri problemi personali e professionali
• Raccontare gli eventuali insuccessi come occasioni per il proprio miglioramento
• Concentrarsi sulla propria disponibilità, interesse e desiderio di lavorare
• Non parlare MAI male dell’azienda in cui si è lavorato, dei capi e dei colleghi
• Non utilizzare mai la frase “non sono in grado di…”
• Non raccontare tutto, una omissione non è una bugia
• Farsi spiegare BENE il tipo di lavoro che viene proposto; è controproducente dimostrarsi disposti a svolgere qualsiasi tipo di attività
• Attenzione all’argomento denaro: il selezionatore ha il diritto di chiedere l’eventuale stipendio attuale, ma non è necessario chiedere subito quanto si guadagna, quante ferie si maturano…..
Chiusura
• Evitate di chiedere com’è andato il colloquio
• E’ possibile chiedere:
– “Mi richiamerete per farmi sapere qualcosa? La posizione mi interessa”.
– “Quali sono i tempi e le modalità della selezione?”
Le domande ricorrenti
– Mi parli della sua ultima occupazione
– Perché intende lasciare (o ha lasciato) l’azienda?
– Quali sono i suoi obiettivi a breve e a lungo termine? Come si sta organizzando per raggiungerli?
– Perché ha scelto questo percorso di studi?
– Cosa si aspetta dal lavoro e da questo in particolare?
– Quale potrebbe essere il suo sviluppo di carriera ideale? Perché?
– Perché pensa di essere adatto a questo tipo di lavoro?
– Quali possono essere per lei i vantaggi e gli svantaggi a lavorare in team?
– Quali sono state le sue esperienze più soddisfacenti/insoddisfacenti, anche di genere non professionale?
– Quali libri legge? Quali film vede?
– Quali sono i suoi punti forza e i suoi punti di debolezza?
– Quali pensa che siano le caratteristiche necessarie per lavorare nella nostra organizzazione?
– Perché dovremmo assumerla?
“Mi parli di lei”
Questa è una delle domande più frequenti da parte del selezionatore che vuole approfondire aspetti della storia personale, formativa e professionale del candidato che sono rilevanti per il lavoro. In poco tempo il candidato deve convincere l’intervistatore che è la persona adatta alla posizione.
Lo schema seguente può aiutare a preparare una risposta efficace:
– gli studi compiuti: parlare del proprio background formativo (titoli, specializzazioni, corsi seguiti,…) e del perché della scelta
– il lavoro: raccontare brevemente le esperienze più significative svolte, gli stages seguiti, anche quelle non retribuite
– le competenze: riferirsi alle conoscenze e capacità acquisite più rilevanti e attinenti con il profilo in oggetto
– il profilo: parlare di come è nato l’interesse per il settore specifico e per il lavoro offerto